Giovedì 24 marzo dalle ore 16.30 alle ore 18:00 nel Centro di quartiere la Bottega dei Sogni, in piazzetta Savoia si svolgerà Giochiamo a segni mossi il laboratorio ludico-motorio per bambini dai 5 ai 9 anni a cura di Giulia Casula e Anna Da Pozzo.
Dopo la formazione promossa da EFYS nel settembre 2015, Giulia Casula e Anna Da Pozzo propongono un percorso laboratoriale per bambini dai 5 ai 9 anni in cui uniscono le proprie competenze, arti visive e danza, ispirato al progetto di ricerca Segni Mossi, di Alessandro Lumare e Simona Lobefaro.
Necessaria l’iscrizione entro il 22 marzo presso il Centro di quartiere La Bottega dei Sogni o contattandoci via mail.
Cos’è Segni mossi?
Segni mossi è un progetto di ricerca che nasce dall’incontro tra l’artista visivo Alessandro Lumare e la coreografa Simona Lobefaro. Segni mossi indaga la relazione tra la danza e il segno grafico: danza come materie differenti, proiezione nello spazio, emersione dell’emotivo; segno come estensione del corpo, azione, tracce di esperienze vissute. La dimensione è quella dell’esplorazione, della sperimentazione, della scoperta, dello stupore.
Gli obiettivi che si pone Segni mossi nel lavoro con i bambini e con gli adulti: valorizzare il segno liberandolo da ogni subordinazione rappresentativa; agevolare la presa di consapevolezza del proprio corpo e delle sue potenzialità motorie e creative;esplorare la connessione tra le qualità espressive del movimento del corpo e quelle del tratto; soffermarsi sul processo creativo piuttosto che sul risultato; considerare la sperimentazione un metodo di lavoro; acquisire fiducia in sé e nell’altro attraverso una dimensione cooperativa; sviluppare la relazione con il gruppo e la socializzazione rispettando e valorizzando le differenze di ognuno. [A. Lumare, S. Lobefaro]
Cosa significa giocare a segni mossi?
Disegnare a occhi chiusi, usare mani, piedi e tutto il corpo, giocare a disegnare nel vuoto e cancellare. Esplorare lo spazio attraverso il segno e il movimento. Sperimentare, sorprendersi, conoscersi. Ci muoveremo in uno spazio con grandi fogli di carta sul pavimento e a parete, e ogni bambino sarà guidato a esprimere le proprie sensazioni attraverso gesti e movimenti effimeri e a lasciarne traccia traducendo l’esperienza in segno e forma.