Exemple

Cucina dal mondo è una serie di podcast con le voci delle mamme del Centro di Quartiere La Bottega dei Sogni curati da Unica Radio con la collaborazione della giovanissima redazione del laboratorio Radio Web. Ad inaugurare la serie dedicata alla cucina tradizionale delle nostre mamme è un racconto culinario che ci porta in Tunisia, alla scoperta di una ricetta tradizionale dolce tipica nordafricana (Tunisia e Algeria): il Makroud. A raccontarci come si cucina è la voce di Hamida. Il secondo racconto culinario è invece dedicato al Cous Cous, nella sua versione tunisina, e a raccontarci come si cucina è la voce di Haifa. Il terzo racconto è di Sharmina che dal Bangladesh ci racconta la preparazione del Biryani. Infine Bousso, dal Senegal, con il suo Mafe.

Dopo la playlist audio trovate le trascrizioni di ogni racconto e ricetta dal mondo! Buon ascolto, buona preparazione e buon appetito!


  • PODCAST Cucina dal mondo Hamida e il Makroud

Trascrizione: Mi chiamo Hamida, sono di origine tunisina. Vi racconto una ricetta, un dolce tunisino, si chiama Makroud. Sabato e domenica, quando noi siamo a casa facciamo un piatto bello, un piatto che ha un gusto particolare, diverso. Un sapore molto meraviglioso, un nostro dolce. Quando sono a casa mia in Tunisia faccio questo dolce con i miei genitori, con i miei amici, perché noi -ad esempio- l’ultimo giorno di Ramadan, quando festeggiamo, lo facciamo assieme, con i vicini a casa, i parenti, vengono tutti a casa e facciamo tutto assieme fino alla mattina: tutta la notte fino alla mattina. Questo dolce si fa l’ultimo giorno del Ramadan, il Ramadan è un mese di digiuno, nessuno mangia fino a un certo orario, quindi questo ultimo giorno di Ramadan facciamo tanti dolci, soprattutto questo dolce molto famoso, lo fanno anche alle feste di matrimonio. 

Ricetta: Makroud (المقروض), makrout, maqroudh, o maqrouth, è un dolce nordafricano tipico della Tunisia e dell’Algeria.
Ingredienti per 6 persone (per la pasta) 1 kg di semola di grano duro, 250 gr olio di oliva, 1 cucchiaino di curcuma, acqua tiepida, un pizzico di sale; (per il ripieno) 1 kg di datteri, 1 cucchiaino  di cannella, 4 chiodi di garofano, 1 pizzico di zafferano; (per lo sciroppo) 300 g di acqua, 200 g di zucchero, 1 limone.
Lavorazione (per l’impasto): impastiamo la semola con l’olio e un cucchiaino scarso di curcuma, uniamo dell’acqua tiepida poco per volta.  A questo punto continuiamo a impastare sino ad ottenere un panetto elastico ed omogeneo. Facciamo infine riposare l’impasto per circa mezz’ora; (per il ripieno): snoccioliamo i datteri e li tagliamo a pezzetti. Li frulliamo aggiungendo un pizzico di zafferano, un cucchiaino di cannella, qualche chiodo di garofano pestato e un pò di olio. Dividiamo il ripieno in tre o quattro parti e lo stendiamo con le dita per formare dei serpentelli; (per la lavorazione): dividiamo la pasta in quattro parti e stendiamo ogni panetto fino ad ottenere  dei rettangoli lunghi alti 1 cm. Inseriamo nel centro di ogni rettangolo di pasta il ripieno di datteri lasciando i bordi liberi. Arrotoliamo e schiacciamo leggermente la pasta con il ripieno. Tagliamo in diagonale, creando dolcetti a forma di rombo della grandezza di circa 5 cm; (per la decorazione): prepariamo lo sciroppo facendo sciogliere a fuoco dolce: 300 g di acqua, 200 g di zucchero e il succo di un limone; (per la cottura): friggiamo i dolcetti e dopo averli scolati li immergiamo per un minuto nello sciroppo caldo e facciamo sgocciolare.


  • PODCAST Cucina dal mondo Haifa e il Cous Cous

Trascrizione: Sono Haifa, arrivo da Tunisi. Adesso vi do una ricetta  per cucinare un buon cous cous tunisino piccante. Un piatto che cucino spesso la domenica perché sono libera e tutta la famiglia è a casa. Una tradizione nostra che facciamo ogni domenica per la famiglia. Quando cucino questo piatto io mi sento che non sono fuori dal mio paese perché è una tradizione: tutti fanno il cous cous! Adesso vi racconto la ricetta come la faccio a casa mia, il cous cous si può fare in tanti modi: con pollo, con carne, con pesce, con verdura, dipende! Oggi racconto la ricetta preferita come faccio io sempre ogni domenica.

Ricetta: Cous Cous (كسكس‎) è un cibo di origini berbere che ha una storia millenaria, è un piatto della tradizione gastronomica dell’Africa nord-occidentale, di altre zone del Mediterraneo come la Sicilia e l’isola di San Pietro in Sardegna e di alcuni paesi subsahariani. I granelli di semola possono essere conditi con diverse tipologie di condimento. Le ricette variano da regione a regione e ogni famiglia ha la sua ricetta del cuore.
Ingredienti per 4 persone Cous Cous tunisino: 500 gr di cous cous, 500gr di carne di agnello, 2 patate, 2 carote, 1 cipolla, 2 spicchi di aglio, 700 gr di passata di pomodoro, 350 gr di ceci, 4 o 5 chiodi di garofano, 1 cucchiaio di Harissa macinata, mezzo cucchiaino di curcuma, q.b. sale, mezzo bicchiere di olio evo.
Lavorazione (per la preparazione base dei sapori): in una couscoussiera o pentola a vapore mettiamo la cipolla tritata, gli spicchi d’aglio tritati, la passata di pomodoro, l’olio evo, la harissa e la carne tagliata a pezzi di circa 6 cm.  Lasciamo cucinare a fuoco basso e successivamente aggiungiamo acqua, tenendo sempre a fuoco basso. La cottura della carne è stata avviata!; (per la lavorazione): in una terrina o recipiente bagnamo il cous cous con un pò di acqua per inumidirlo e aggiungiamo i chiodi di garofano e il sale. Mischiamo e lasciamo riposare per una decina di minuti; (per la cottura): mettiamo il cous cous nella pentola forata della couscoussiera e la appoggiamo sopra la pentola dove cuoce la carne.  Chiudiamo con un coperchio, per poter far cuocere il cous cous con il vapore. Dopo circa mezz’ora togliamo il cous cous dalla pentola e lo facciamo riposare per circa 10 o 15 minuti in una terrina, mischiandolo con un po’ di sugo dello stufato di carne; (per unire gli ingredienti): aggiungiamo allo stufato di carne le patate, le carote e una cipolla tagliati a grandi pezzi. Dopo aver fatto riposare il cous cous lo mettiamo nuovamente nella pentola forata e chiudiamo con il coperchio. Lasciamo cuocere il tutto per altri 35 o 40 minuti; (per impiattare): ultimata la cottura impiattiamo il cous cous insieme allo stufato di carne e verdure e aggiungiamo i ceci precedentemente bolliti o acquistati già pronti.


  • PODCAST Cucina dal mondo Sharmin e il Biryani

Trascrizione: Io sono Sharmin, ho 30 anni, vengo dal Bangladesh. Mi piace cucinare, prima no adesso si. Quando cucino mi ricordo di mia mamma. Si cucina quando c’è la festa di matrimonio oppure un compleanno o anche altre feste. Nella nostra religione ci sono due grandi feste: Eid Al Fitr Eid al Adha, e per queste feste facciamo Biryani. Biryani è molto profumato e anche un po’ piccante, molto buono! Questa ricetta biryani piace molto a mia figlia.

Ricetta: Biryani è un piatto tradizionale dell’Asia meridionale. Il piatto si compone di più strati e per la sua preparazione viene utilizzato il riso basmati. Non esiste un’unica ricetta, esistono infatti tante varianti nella preparazione del Biryani.
Ingredienti: 
500 gr di carne di capra, 500 gr di riso basmati, 3 cipolle, 4 pomodori, 3 patate, 1 vasetto di yogurt, 250 gr di burro Ghee, Olio evo q.b., 1 cucchiaio di zenzero, 1 cucchiaio di aglio macinato, ½ cucchiaio di coriandolo, 3 o 4 peperoncini verdi, 40 gr di mix spezie Biryani, Mandorle q.b., Uvetta q.b., Sale q.b.
Lavorazione (per la preparazione base dei sapori): mariniamo la carne tagliata a pezzi con lo zenzero, l’aglio, lo yogurt e il mix di spezie per Byriani. In una pentola facciamo soffriggere le cipolle tritate con il Ghee e un po’ di olio; (per la cottura): quando le cipolle sono dorate le togliamo e le mettiamo da parte, aggiungiamo nella pentola la carne e la facciamo cuocere per circa 20 o 25 minuti. Nel frattempo, sbollentiamo il riso per circa 5 minuti e cuociamo le patate tagliate a pezzi in una padella. Assembliamo questi ingredienti a strati in una casseruola: distribuiamo uno strato di riso, poi la carne, le patate e nuovamente il riso. Sulla superfice aggiungiamo fettine di peperoncino verde, mandorle, uvetta, coriandolo e le cipolle soffritte precedentemente. Aggiungiamo un po’ di acqua, chiudiamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fuoco basso per un’ora; (per unire gli ingredienti): terminata la cottura mischiamo i vari ingredienti e serviamo con l’accompagnamento di una insalata di pomodori; (per impiattare): ultimata la cottura impiattiamo il cous cous insieme allo stufato di carne e verdure e aggiungiamo i ceci precedentemente bolliti o acquistati già pronti.


  • PODCAST Cucina dal mondo Bousso e il Mafe

Traduzione: Buongiorno, sono Bousso, vengo dal Senegal, dal paese di Touba. Sono qui in Sardegna, a Cagliari, da 15 anni. Mi piace molto cucinare e ora cucino anche ricette italiane. Cucino spesso con le mie figlie grandi di 16 anni e di 18 anni, ci piace cucinare insieme. Io ho tre figlie, tutte femmine. Mi piace la cucina del Senegal perché mi ricordo il mio paese, anche perché mia mamma era brava a cucinare i piatti del Senegal. Mia mamma mi ha insegnato a cucinare, cucinare tutto: cucinare Thieboudienne, anche Mafè, anche Domoda, anche dolci. Mia mamma è brava a cucinare, per questo io capisco bene la cucina del Senegal. (…) Questa  ricetta si fa sempre di domenica, perché domenica c’è il tempo per fare bene. È la mia ricetta preferita e piace molto a mie figlie. Quando ero in Senegal questa ricetta la cucinavo sempre con mia mamma e mia sorella!

Ricetta: il Mafe o Mafè è un piatto molto diffuso in Senegal, è una salsa di burro di arachidi con spezzatino di carne o pesce e si accompagna con del riso bianco. Quella proposta da Bousso è la sua ricetta del Mafe di pesce, gamberi e arselle.
Ingredienti per 5 persone: 500 gr di riso basmati, 250 gr di burro di arachidi, 200 gr di gamberi, 200 gr di arselle sgusciate, 1 o 2 pesci, un cucchiaino di sale, un cucchiaio di olio EVO, 1 litro di passata di pomodoro, 1 cipolla, prezzemolo q.b., aglio q.b., 2 litri d’acqua, yam a piacere, buccia di limone q.b.
Lavorazione (per la preparazione del riso): si cucina il riso a parte, prendiamo una pentola grande, mettiamo dentro un litro di acqua, un cucchiaio di sale, un cucchiaio di olio di oliva e quando l’acqua bolle aggiungiamo il riso basmati dopo averlo lavato. Mettiamo nel microonde per 4 min e lo lasciamo risposare per 20 minuti; (per il condimento): prepariamo polpette di pesce, usiamo solo polpa trita, tritiamo prezzemolo e aglio, lo mischiamo con la polpa, aggiungiamo un po’ di buccia di limone grattugiata, prendiamo una pentola grande e mettiamo un litro di acqua, facciamo cuocere bene le polpette, aggiungiamo un litro di salsa e facciamo cuocere 35-40 minuti. Dopo 20 minuti aggiungiamo i gamberi, le arselle sgusciate e lo yam a pezzi  (yam è una verdura tipo patata). Continuiamo a far cuocere per circa 35 minuti, sarà pronto quando la salsa si sarà addensata; (per impattare): ultimata la cottura versiamo il riso nel piatto e disponiamo la salsa e gli ingredienti sopra e il mafe è già pronto! Si sente bene il profumo, buona!

Per saperne di più leggi anche gli articoli di UnicaRadio

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Lingua, cultura e cucina dal mondo fa parte della LINEA LABORATORI intergenerazionali, finalizzati a promuovere l’aggregazione sociale, l’intercultura, la partecipazione e la trasmissione dei saperi del progetto Accresce, ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi dell’8×1000 Valdese.

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Il suono delle origini è il primo di una serie di podcast con le voci delle mamme del Centro di Quartiere La Bottega dei Sogni curati da Unica Radio con la collaborazione dei partecipanti del laboratorio di Radio web del progetto Accresce. I ragazzi hanno intervistato le mamme del Centro di quartiere per scoprire qualcosa sulla loro storia linguistica e attraverso ninna nanne, filastrocche e scioglilingua ci hanno donato un momento di scoperta dei suoni della loro lingua madre.

Inauguriamo questa serie dedicata alle lingue con due racconti realizzati in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, celebrata ogni anno dal 1999 per promuovere la diversità linguistica e culturaleI primi podcast hanno la voce di Hamida e Haifa, entrambe originarie della Tunisia. Hamida e Haifa ci raccontano qualcosa della loro vita in Sardegna tra due cultura e due e più lingue. Ma soprattutto ci dicono della comunicazione in famiglia tra genitori e figli di generazioni, anche linguistiche, molto diverse. Una mescolanza di lingue tra l’italiano, l’arabo e il francese. Hamida condivide con noi una ninna nanna in arabo tunisino, tramandata dalle madri della sua famiglia per far addormentare i bambini. Haifa invece ci ha cantato Tita tita tita!, una canzone tradizionale in arabo tunisino. Il nostro terzo podcast ci porta da tutt’altra parte del mondo, approdiamo in Bangladesh con Sharmin e la sua storia linguistica che si incrocia tra il bengalese, sua lingua madre, l’inglese e l’italiano. Sharmin condivide con noi due ninna nanna del suo paese, in lingua bengali.

Dopo la playlist audio trovate le trascrizioni di ogni podcast e i testi delle filastrocche e canzoni in lingua madre! Buon ascolto!

  • Podcast Hamida e la sua lingua madre (Tunisia)

Trascrizione: Mi chiamo Hamida, sono di origine tunisina, vivo in Italia, a Cagliari, dal 2002. La mia lingua madre è l’arabo tunisino poi parlo francese, l’inglese e l’italiano. Mi piace parlare molte lingue perché è una cosa tua, ti trovi, dove vai ad esempio incontri la gente che uno parla italiano, uno parla francese, uno parla l’inglese. La mia lingua preferita è l’arabo, la mia lingua madre, per me vuol dire molto parlare l’arabo. Anche ad esempio in un momento di rabbia, in un momento di nervosismo uso l’arabo, senza pensare. La lingua che ho imparato con i miei genitori, con le mie radici parlare l’arabo. La lingua araba è la mia lingua madre, è proprio dentro, lo sento spontaneamente parlare l’arabo. La seconda lingua preferita è l’italiano, vivo in Italia, parlo con i miei figli l’italiano e mi trovo bene a parlare con i miei amici, con tutta la gente che conosco in italiano e la maggior parte del tempo noi a casa ad esempio parliamo in italiano, perchè mi trovo bene per comunicare con i miei figli in italiano. Però anche l’arabo lo parliamo, però con i miei genitori i bambini parlano l’arabo, con i miei genitori, anche con mia sorella parlano l’arabo e molte volte loro non parlano molto bene l’arabo, molte volte mi chiedono “mamma cosa vuol dire in arabo questo?” e i miei genitori vivono con me a casa, i miei genitori parlano solo l’arabo, quindi loro con i miei genitori parlano l’arabo poi quando torniamo a Tunisia in vacanza in estate, loro parlano con i miei nipotini, con i miei vicini di casa, con i miei amici l’arabo. Appena entriamo a Tunisia loro parlano solo l’arabo e parlano anche bene, qui invece in Italia, a Cagliari, lo parlano male perchè la maggior parte del tempo parlano a scuola, fuori, qui al Centro l’italiano. I bambini, da quando hanno otto mesi sono andati all’asilo, all’asilo qui a Cagliari sempre in italiano, quindi sempre noi parliamo l’italiano purtroppo. Purtroppo vuol dire perché loro non possono imparare da me l’arabo perché non ho tempo di farli  imparare però grazie a Dio ho avuto i miei genitori che vivono fino adesso con me. Sono contenti perché loro parlano un’altra lingua, loro mi chiedono a me in italiano, io lo dico in arabo e loro vanno da mia sorella a dirle in arabo e sono contenti perché parlano la nostra lingua, arabo. L’arabo scritto prima si il bambino grande ha imparato, due anni è andato a scuola di arabo il sabato sera. E’ molto importante insegnare la lingua araba perché è la mia lingua madre, così quando vanno in Tunisia non trovano difficoltà a parlare con la gente, con miei parenti, con miei amici. Perché sono contenti, trovano un altro paese, un’altra aria, tutto nuovo per loro. Poi vedono tutti che parlano la nostra lingua araba, loro fanno dimostrare a tutti che anche loro parlano arabo, anche se parlano male, molte volte fanno ridere perché non è giusta la parola, dicono la parola male però fanno capire. Ora vi racconto una ninna nanna in arabo tunisino che cantava mia madre, anche mia  nonna, quando ero piccola per farmi dormire: 

ناني ناني جاك النوم
امك قمرة و بوك انجوم
سعدي سعد سعدي سعد ولدي خير من ألف ولد
سعدي سعود سعدي  سعود و الناقة جابت قعود مرة نرقد مرة نسو
ناني ناني جاك النوم امك قمرة و بوك انجوم

dormi dormi devi dormire
la tua mamma è la luna,
il tuo papà il sole
che fortuna!
che fortuna!
oh bambino meraviglioso
che bello, che bello
ho un bambino più bello
una volta fa da bravo,
una volta fa il monellino
dormi dormi.


  • Podcast Haifa e la sua lingua madre (Tunisia)

Trascrizione: Sono Haifa, arrivo da Tunisi, sono qua in Italia dal 2007 e adesso vivo qua a Cagliari e ho due bambini
La lingua madre arabo e francese e adesso sono in Sardegna, parlo l’italiano e capisco il sardo, qualche parole.
Ho insegnato l’arabo per i miei figli, è una cosa importante se conoscono l’arabo, così quando vanno al mio paese, a Tunisi si capisce, quando la gente parla loro capisce e anche rispondono. Penso anche cosa giusto se capiscano le origini della lingua della madre. Quando parlo l’arabo certo mi manca il mio paese, è normale, l’amicizia, aria, il posto dove sono nata, dove è cresciuta, è normale. Mi ricordo quando ero piccola, la scuola, cantiamo questa canzone di bambini: 

Tita tita tita!
Mio padre ha portato un pesciolino.
Frigge nell’olio il pesciolino
E poi sfrigola nel piattino.
Fruga il gatto
Tra le lische
Per nutrire i suoi gattini.
tita tita  tita (arab) 

 Quando canto una canzone mi diverto con i miei figli, sempre, quando sono con i miei figli sono contenta e felice

hahme matari…(arab)
La colomba ha volato in alto, ha volato a parlarci
mamma mamma!
ha volato a parlarci, ha volato a parlarci
vado per chiedergli del suo destino
mamma mamma!
vado a chiedergli del suo destino 

Ora vi canto una ninna nanna che cantavano mia nonna e mia mamma per noi quando ervamo piccoli, adesso la canto io per i miei figli, inizia con una pregliera La ilaha illalah

La ilaha illala
ninna ninna ninna nanna
dormi dormi figlio mio
è arrivato il sonno
per favore dormi dormi
così cresci come noi

Ogni volta, quando canto questa canzone coi miei figli, mi ricordo il mio paese… vado indietro nel tempo, a quando ero nel mio paese, da bambina.
Mi diverto e divento felice, molto.


  • Podcast Sharmin e la sua lingua madre (Bangladesh)

Trascrizione: Buongiorno, সুপ্রভাত, Io sono Sharmin, ho 30 anni, vengo dal Bangladesh. Sono qua da dieci anni e mi piace… si qua  tutto mi piace! Ho due figli, una femminuccia e un maschietto, la femminuccia ha 8 anni e il maschietto quasi 4 anni. Io parlo bengalese; inglese poco, non molto e italiano. La mia lingua madre è bengalese, ho insegnato mia lingua, i miei figli parlano tutte e due le lingue: bengalese e anche italiano.
Una storia, una ninna nanna:
Venite zie a casa
addormentate il piccino
venite a casa
non c’è il letto, non c’è il letto
venite a vedere
vi darò un bicchiere pieno di Bata
mangiate con le guance piene
non c’è sonno negli occhi del piccolo tesoro
dormi dormi
Questa ninna nanna, quando anche io ero piccola, mia mamma, mia nonna cantava:
Il bambino dormiva
Bulbuci l’uccellino è andato in campagna
ha mangiato il riso.
Non ha più una casa
non c’è più riso, non c’è più acqua
che bel modo di vivere!
Sii paziente, sii paziente per qualche giorno,
ho piantato l’aglio!

Per saperne di più leggi anche gli articoli di UnicaRadio

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Lingua, cultura e cucina dal mondo fa parte della LINEA LABORATORI intergenerazionali, finalizzati a promuovere l’aggregazione sociale, l’intercultura, la partecipazione e la trasmissione dei saperi del progetto Accresce, ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi dell’8×1000 Valdese.

Suoni 2021

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Ripartono le attività del progetto ACCRESCE con tre appuntamenti ONLINE dal titolo I-Generation dedicati ad infanzia e adolescenza.

A moderare gli incontri Roberto Loddo della Cooperativa sociale Il Giardino di Clara con introduzione ai lavori degli operatori dell’Associazione Efys e del Centro di quartiere la Bottega dei Sogni.

Gli incontri si svolgeranno sulla piattaforma Zoom ed avranno inizio alle 20.30, sarà possibile interagire con gli ospiti e i partecipanti via chat.

Per partecipare basterà compilare il modulo e seguire le istruzioni che ogni partecipante riceverà via e-mail https://zoom.us/webinar/register/WN_O2-PHHANRP-tNfNCxqUykQ

*Efys è un ente convenzionato con l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Sardegna, sarà possibile presentare richiesta di accreditamento ex post per eventi formativi non accreditati ex ante*

 

PROGRAMMA SEMINARI I-GENERATION SU INFANZIA E ADOLESCENZA

 Banner-Seminari-I-Generation_Progetto-ACCRESCE

  • martedì 23 febbraio dalle 20.30 Seminario “Viaggio nella mente di bambini e adolescenti” a cura di Laura Petrini EVENTO&ISCRIZIONE

Comprendere i comportamenti di bambini e ragazzi partendo dal funzionamento del loro cervello e da quali sono i bisogni che cambiano età per età è un passaggio fondamentale per poter fare le giuste mosse educative.

Laura Petrini è formatrice e consulente pedagogica dello staff del Centro Psicopedagogico per l’Educazione e la gestione dei conflitti, è responsabile e docente della scuola di counseling maieutico. Lavora alla progettazione e realizzazione di interventi formativi presso scuole di ogni ordine e grado su temi e problematiche dello sviluppo e dell’educazione con particolare riferimento ai processi di apprendimento in infanzia e adolescenza.

 


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  • martedì 9 marzo dalle 20.30 Seminario “I crediti degli adolescenti, i debiti degli adulti” a cura di Matteo Lancini EVENTO&ISCRIZIONE

Disboscamento del pianeta, plastificazione dei mari, crisi economica, ora lockdown, distanziamento sociale e scuola a distanza. L’incertezza per il futuro è da sempre il problema centrale dell’adolescenza, ma i ragazzi e le ragazze di oggi si trovano ad affrontare difficoltà evolutive e prospettive particolarmente drammatiche. Nonostante tutto questo, gli adolescenti non trasgrediscono, né contestano l’operato adulto. Come mai? Quali sono le caratteristiche affettive e relazionali degli adolescenti odierni? Di quali genitori, docenti e hanno davvero bisogno? Cosa serve ai nostri ragazzi?

Matteo Lancini è psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. Presidente della Fondazione Minotauro di Milano e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro.

 


 

PROGRAMMA WORKSHOP I-GENERATION

Banner 16 marzo-Seminari-I-Generation_Progetto-ACCRESCE

  • martedì 16 marzo dalle 20.30 Laboratorio “Con gli occhi degli altri” a cura di Maria Antonietta Maccotta, psicopedagogista e counselor EVENTO&ISCRIZIONE

L’adolescenza è un mondo di emozioni: ma quali e con quale livello di consapevolezza vengono vissute? “Con gli occhi dell’altro” propone di sperimentare la relazione con l’adolescente indossando il suo punto di vista. A guidarci sarà l’empatia, punto di partenza verso la consapevolezza delle possibilità e potenzialità della relazione.

*Il laboratorio Con gli occhi degli altri è riservato ai partecipanti ai due precedenti seminari*
Iscrizioni chiuse per raggiungimento numero massimo partecipanti


I Seminari ACCRESCE si propongono di rafforzare la rete della comunità educante offrendo nuovi strumenti operativi a educatori, docenti, genitori, personale dei servizi territoriali e cittadini che a vario titolo hanno un ruolo educativi.

Il progetto Accresce – Azioni Condivise per la Creazione di una Rete di Sostegno per la Comunità Educante è ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi dell’8×1000 Valdese e si propone di mettere in Rete tutti gli attori della comunità educante e rafforzarne le competenze con strategie innovative di formazione, coinvolgimento, aggregazione e messa a sistema delle buone prassi.

Le azioni ACCRESCE sono promosse con il supporto di una fitta rete di associazioni e cooperative del territorio: F4CR network, Cooperativa sociale – Il Giardino di ClaraUnica RADIOInmediazioneCooperativa sociale PassaparolaAssociazione Culturale PuntozeroSardinia Open data e il sostegno dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile.

 

Per saperne di più sul progetto ACCRESCE, la comunità educante si fa rete!

 

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Nuovi orari del Centro di Quartiere

Da giovedì 7 gennaio 2021 sono in vigore i nuovi orari del Centro. La partecipazione alle attività è gratuita ma è necessario iscriversi contattandoci via telefono o via email.

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Giochiamo con la Costituzione

Ha preso il via al Centro di quartiere “La bottega dei Sogni” di Cagliari, il micro laboratorio destinato a bambine e bambini di 9-10 anni  “Giochiamo con la Costituzione” progettato da Efys in collaborazione con Mamadou Mbengue (animatore, mediatore culturale, scrittore) e il F4CR network.

Quattro divertenti incontri che attraverso attività ludiche e creative esploreranno la Costituzione italiana portando a ragionare sull’importanza delle regole, la tutela delle diversità, il concetto di cittadinanza e di uguaglianza

L’azione rientra nel progetto “REWIND” finanziato dal Comune di Cagliari, Assessorato alle Politiche Sociali.

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Centro estivo 2020

Sono partite mercoledì primo luglio le attività estive del Centro di Quartiere la Bottega dei Sogni.

Le attività si svolgono la mattina dal lunedì al venerdì per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni e due volte a settimana il pomeriggio per ragazzi dai 14 anni.

Il Servizio sarà attivo fino all’11 settembre, con una pausa di due settimane dal 10 al 21 agosto.

Per informazioni: info@efys.it, telefono 334 9608170

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Jump _ Convegno

Il 21 maggio 2020 alle ore 18:00 si conclude con un Convegno online, il progetto Jump: ciclo di incontri, seminari e workshop finalizzati a promuovere la conoscenza della mediazione penale minorile e degli altri percorsi di giustizia riparativa e il relativo documento proposto dall’AGIA (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza).
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📌 La scaletta del convegno:
Saluti e introduzione da parte delle associazione Efys e F4CR Network

Intervengono:
Andrea Farina – Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori
“Le linee guida AGIA e l’interesse del minore nel quadro costituzionale”

Grazia Maria De Matteis – Garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza
“La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il diritto alla partecipazione dei ragazzi nella mediazione”

Federica Palomba – Centro per la Giustizia Minorile della Sardegna
“Una giustizia per i minori: tra responsabilizzazione e riparazione”

Caterina Perra – Centro per la Giustizia Minorile della Sardegna
Esperienze: “La giustizia riparativa in Sardegna: esperienze e prospettive”

Gabriella Serra – Istituto Penale Minorile Quartucciu (Cagliari)
“La mediazione e il carcere minorile”

Moderatore
Roberto Loddo – Cooperativa Sociale Il Giardino di Clara
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Info evento

La partecipazione avverrà tramite la piattaforma GoToWebinar, per iscriversi occorre compilare il modulo che trovate al seguente link:
https://attendee.gotowebinar.com/register/3430670199714545168

Vi aspettiamo!
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Per informazioni scrivete a info@efys.it
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Jump è un progetto dell’associazione Efys Onlus, finanziato dall’AGIA (Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza) e realizzato in collaborazione con F4cr network – Fight for Children’s Rights e l’associazione Asarp, associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica e la partecipazione del Centro per la Giustizia Minorile della Sardegna.

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Al via il progetto ACCRESCE!

Al via il progetto Accresce – Azioni Condivise per la Creazione di una Rete di Sostegno per la Comunità Educante, ideato da Efys e realizzato con i contributi Otto per Mille Valdese: il progetto è finalizzato a mettere concretamente in rete i singoli attori della comunità educante e rafforzarne le competenze attraverso strategie innovative di formazione, coinvolgimento, aggregazione, di messa a sistema e capitalizzazione delle buone prassi.

Il progetto si articola in diverse azioni:

seminari per offrire nuovi strumenti operativi a educatori, docenti, genitori, personale dei servizi territoriali e cittadini che a vario titolo hanno un ruolo educativi, a cui seguiranno workshop interattivi di approfondimento sulle tematiche trattate, con la possibilità di fissare degli incontri personalizzati con l’equipe di counselling psico-pedagogico.Sono in corso i #tavoli_programmatici con rappresentati della comunità educante per individuare i temi condivisi che saranno protagonisti dei prossimi seminari.

laboratori e corsi intergenerazionali, per minori e adulti, finalizzati a promuovere l’aggregazione sociale, l’intercultura, la partecipazione e la trasmissione dei saperi. Si parte con “Il Suono delle origini”, un ciclo di letture in lingua madre e italiano organizzato dalla Biblioteca, dagli operatori e dai genitori del Centro di quartiere La Bottega dei Sogni.
Sabato 29 febbraio inizierà il corso di italiano per donne straniere, che si terrà sempre il sabato dalle 10.00 alle 12.00.

Durante l’anno saranno attivati diversi laboratori

  •  laboratori di  alfabetizzazione digitale, per conoscere e utilizzare gli strumenti del digitale con una predisposizione critica e consapevole nei confronti delle informazioni disponibili in rete e dell’uso responsabile dei media;
  •  laboratorio di video storytelling per fare pratica di creazione audio/video, con videocamere e smartphone, tra i dettagli, gli scorci, le persone e la vita del quartiere per raccontare storie, personali e collettive, e creare una serie di brevi documentari video;
  •  Cucina dal Mondo, realizzato con la collaborazione degli operatori e genitori del Centro di Quartiere La Bottega dei Sogni, che prevede ad ogni incontro la presentazione e preparazione di una ricetta tipica di un paese, con la possibilità di realizzare a fine serata una cena condivisa.
  •  con il laboratorio di Radio web si realizzerà una trasmissione radiofonica che offrirà ai partecipanti uno spazio dove raccontarsi e raccontare la città, esprimere opinioni e punti di vista e approfondire tematiche proprie del progetto. Il programma sarà trasmesso sulle frequenze di Unica Radio e Radio ondecorte.
  •  E infine il laboratorio di fotografia, articolato in due moduli: Atlanti, che prevede la creazione di album fotografici personali nei quali i partecipanti racconteranno la storia della propria famiglia e dell’eventuale esperienza migratoria e Nessuna Nuova Fotografia, nel quale i partecipanti saranno portati a selezionare, attraverso progressive fasi di editing, delle fotografie che hanno già realizzato nella loro vita quotidiana con l’obiettivo finale di realizzare una piccola fanzine.

Per consentire la partecipazione dei genitori, durante le attività destinate agli adulti sarà attivato uno spazio ludico per bambini gratuito, ma su prenotazione.

A.C.C.RE.S.C.E. è realizzato in rete con la collaborazione di diverse associazioni e cooperative: il F4CR network (Fight for Children’s Rights) che si occupa di formazione e diritti dell’infanzia e adolescenza; la Cooperativa sociale Il Giardino di Clara che collabora attraverso il suo progetto editoriale Typos, in particolare Radio Onde Corte; Inmediazione APS con esperienza pluriennale su tematiche sociali nel campo della produzione audiovisiva, comunicazione e disabilità; Cooperativa Sociale Passaparola che si occupa di servizi socio educativi, aggregazione, animazione, formazione e supporto alla genitorialità; Puntozero Associazione Culturale, che opera nel campo della fotografia intendendo la disciplina come strumento di indagine dei luoghi e dell’identità, Sardinia Open Data associazione no profit che si occupa di promuovere e sostenere la cultura e la pratica della filosofia “Open Data”; Unica Radio, emittente radiofonica degli studenti universitari di Cagliari. Partner del progetto è anche L’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile.

Le attività si svolgeranno presso il Centro di quartiere La Bottega dei Sogni, un progetto dell’Associazione Efys Onlus finanziato dal Comune di Cagliari – Assessorato alle Politiche Sociali, Legge 285/97 “Diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”.

Per tutti gli aggiornamenti sul progetto ACCRESCE, la comunità educante si fa rete!

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Exemple

Nell’ambito del progetto “Jump – ciclo di incontri sulla mediazione penale minorile e la giustizia riparativa”

lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 10.00, si terrà presso la Facoltà di Studi Umanistici, in Via Is Mirrionis 1 (Aula 3 del corpo centrale)
il seminario formativo organizzato in collaborazione con il Centro per la Giustizia minorile della Sardegna e la Prof.ssa Claudia Secci e la Dott.ssa Laura Pinna.

Intervengono:
Dott.ssa Caterina Perra, CGM Sardegna – “La giustizia riparativa in Sardegna: esperienze e prospettive”
Dott.ssa Federica Palomba, CGM Sardegna – “Una giustizia per i minori: tra responsabilizzazione e riparazione”
Prof.ssa Claudia Secci – Il valore formativo dell’azione penale con i giovani e i giovani adulti
Dott.ssa Laura Pinna – “Imparare a Riparare giustamente fin da piccoli!”
Dott. Alessio Pusceddu – “Il ruolo dell’educatore e del pedagogista nel recupero della devianza minorile. Il valore della formazione universitaria”

Modera il Dott. Fabio Cruccu, presidente del F4CR Network
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📌 Sono previsti 0,5 CFU per gli studenti di Scienze dell’educazione e della formazione e di Scienze pedagogiche e dei servizi educativi che parteciperanno al seminario e consegneranno una relazione scritta.

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