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I ragazzi del Centro di quartiere La bottega dei Sogni ci raccontano L’altra città multiculturale del Quartiere Marina a Cagliari con l’attività del SUQ di via Napoli, gestito da Matteo e dalla sua famiglia.

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L’altra città. I ragazzi raccontano è un progetto ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi della Regione Sardegna, Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale nell’ambito dell’avviso per progetti qualificati in materia di inclusione multiculturale rivolta a minori.

Le attività sono realizzate in collaborazione con Inmediazione ed F4CR network

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I ragazzi del Centro di quartiere La bottega dei Sogni ci raccontano L’altra città multiculturale del Quartiere Marina a Cagliari con l’attività della Moschea di via del Collegio e dell’Imam Mehrez.

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L’altra città. I ragazzi raccontano è un progetto ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi della Regione Sardegna, Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale nell’ambito dell’avviso per progetti qualificati in materia di inclusione multiculturale rivolta a minori.

Le attività sono realizzate in collaborazione con Inmediazione ed F4CR network

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I ragazzi del Centro di quartiere La bottega dei Sogni ci raccontano L’altra città multiculturale del Quartiere Marina a Cagliari con l’attività del ristorante Namastè Indian Tandoori Food di Jasvir Kaur Bhela.

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L’altra città. I ragazzi raccontano è un progetto ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi della Regione Sardegna, Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale nell’ambito dell’avviso per progetti qualificati in materia di inclusione multiculturale rivolta a minori.

Le attività sono realizzate in collaborazione con Inmediazione ed F4CR network

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I ragazzi del Centro di quartiere La bottega dei Sogni ci raccontano L’altra città multiculturale del Quartiere Marina a Cagliari con l’attività della parruccheria Raj Hair Cutting di Abdur Razzak.

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L’altra città. I ragazzi raccontano è un progetto ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi della Regione Sardegna, Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale nell’ambito dell’avviso per progetti qualificati in materia di inclusione multiculturale rivolta a minori.

Le attività sono realizzate in collaborazione con Inmediazione ed F4CR network

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Il progetto ACCRESCE diventa LAB con un’articolata proposta di laboratori esperienziali itineranti per bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni. 

ACCRESCELab si propone di favorire il diritto di bambini e ragazzi di vivere la città e i territori riappropriandosi degli spazi e dei luoghi dai quali troppo spesso sono esclusi, ancor di più in questo periodo di emergenza epidemiologica. Le azioni proposte, dalle esplorazioni ai laboratori, promuovono la cittadinanza attiva grazie ad attività che, con un approccio ludico e il supporto dei linguaggi innovativi delle nuove tecnologie, stimolano la scoperta di spazi urbani, patrimoni artistici, ambientali, sociali e culturali, con escursioni urbane e tra il centro e il sud della Sardegna. Con i linguaggi della fotografia, della radio e del video si costruirà una mappatura partecipata della città di Cagliari e del territorio esplorato ragionando collettivamente sulle proposte di bambini e ragazzi rispetto agli itinerari e le tematiche delle esplorazioni urbane e territoriali.

Le azioni del progetto si dispiegheranno in una serie di laboratori (Movie-rì; Un balcone immaginario; Radio smartDigitalab) ed esplorazioni itineranti che andranno a popolare una grande mappa digitale partecipata di progetto https://map.efys.it/

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Il progetto ACCRESCE LAB è finanziato dall’Avviso EduCare del Dipartimento per le politiche della famiglia, un programma pubblico per promuovere l’attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza.

ACCRESCE Lab è realizzato in rete con associazioni e cooperative del territorio: F4CR networkUnica RADIOInmediazioneAssociazione Culturale PuntozeroSardinia Open Data e Il Giardino di Clara.

ACCRESCE LAB

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Chiudiamo il ciclo primaverile di seminari del progetto ACCRESCE con il workshop Genitori digitali. Consigli pratici tra social e applicazioni a cura di Fabio Cruccu di F4CRNetwork.

Un incontro pratico per conoscere e approfondire i social network e le applicazioni più utilizzate da bambini e adolescenti. Numerose ricerche mettono in evidenza come, al di là delle competenze tecniche, sia importante la qualità del coinvolgimento affettivo e della discussione condivisa con i figli sul mondo digitale per favorire un utilizzo responsabile della rete da parte di tutti.

Parleremo di internet e di strumenti di controllo parentale, con un occhio di riguardo ai videogiochi e ai video su Youtube. L’incontro intende fornire risposte pratiche ed offrire consigli e suggerimenti utili per affrontare con consapevolezza le nuove sfide dell’educazione digitale.

Fabio Cruccu è un giurista specializzato in diritto minorile con focus su educazione digitale del F4CR network, un’associazione culturale composta da volontari professionisti dell’area giuridica e psico-sociale che promuove i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per saperne di più www.f4crnetwork.com / @f4crnetwork

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Il progetto ACCRESCE è realizzato in rete con associazioni e cooperative del territorio: F4CR network, Cooperativa sociale Il Giardino di ClaraUnica RADIOInmediazioneCooperativa sociale Passaparola, Associazione Culturale Puntozero, Sardinia Open data. L’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile è partner del progetto.

 

 

 

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Il suono delle origini è il primo di una serie di podcast con le voci delle mamme del Centro di Quartiere La Bottega dei Sogni curati da Unica Radio con la collaborazione dei partecipanti del laboratorio di Radio web del progetto Accresce. I ragazzi hanno intervistato le mamme del Centro di quartiere per scoprire qualcosa sulla loro storia linguistica e attraverso ninna nanne, filastrocche e scioglilingua ci hanno donato un momento di scoperta dei suoni della loro lingua madre.

Inauguriamo questa serie dedicata alle lingue con due racconti realizzati in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, celebrata ogni anno dal 1999 per promuovere la diversità linguistica e culturaleI primi podcast hanno la voce di Hamida e Haifa, entrambe originarie della Tunisia. Hamida e Haifa ci raccontano qualcosa della loro vita in Sardegna tra due cultura e due e più lingue. Ma soprattutto ci dicono della comunicazione in famiglia tra genitori e figli di generazioni, anche linguistiche, molto diverse. Una mescolanza di lingue tra l’italiano, l’arabo e il francese. Hamida condivide con noi una ninna nanna in arabo tunisino, tramandata dalle madri della sua famiglia per far addormentare i bambini. Haifa invece ci ha cantato Tita tita tita!, una canzone tradizionale in arabo tunisino. Il nostro terzo podcast ci porta da tutt’altra parte del mondo, approdiamo in Bangladesh con Sharmin e la sua storia linguistica che si incrocia tra il bengalese, sua lingua madre, l’inglese e l’italiano. Sharmin condivide con noi due ninna nanna del suo paese, in lingua bengali.

Dopo la playlist audio trovate le trascrizioni di ogni podcast e i testi delle filastrocche e canzoni in lingua madre! Buon ascolto!

  • Podcast Hamida e la sua lingua madre (Tunisia)

Trascrizione: Mi chiamo Hamida, sono di origine tunisina, vivo in Italia, a Cagliari, dal 2002. La mia lingua madre è l’arabo tunisino poi parlo francese, l’inglese e l’italiano. Mi piace parlare molte lingue perché è una cosa tua, ti trovi, dove vai ad esempio incontri la gente che uno parla italiano, uno parla francese, uno parla l’inglese. La mia lingua preferita è l’arabo, la mia lingua madre, per me vuol dire molto parlare l’arabo. Anche ad esempio in un momento di rabbia, in un momento di nervosismo uso l’arabo, senza pensare. La lingua che ho imparato con i miei genitori, con le mie radici parlare l’arabo. La lingua araba è la mia lingua madre, è proprio dentro, lo sento spontaneamente parlare l’arabo. La seconda lingua preferita è l’italiano, vivo in Italia, parlo con i miei figli l’italiano e mi trovo bene a parlare con i miei amici, con tutta la gente che conosco in italiano e la maggior parte del tempo noi a casa ad esempio parliamo in italiano, perchè mi trovo bene per comunicare con i miei figli in italiano. Però anche l’arabo lo parliamo, però con i miei genitori i bambini parlano l’arabo, con i miei genitori, anche con mia sorella parlano l’arabo e molte volte loro non parlano molto bene l’arabo, molte volte mi chiedono “mamma cosa vuol dire in arabo questo?” e i miei genitori vivono con me a casa, i miei genitori parlano solo l’arabo, quindi loro con i miei genitori parlano l’arabo poi quando torniamo a Tunisia in vacanza in estate, loro parlano con i miei nipotini, con i miei vicini di casa, con i miei amici l’arabo. Appena entriamo a Tunisia loro parlano solo l’arabo e parlano anche bene, qui invece in Italia, a Cagliari, lo parlano male perchè la maggior parte del tempo parlano a scuola, fuori, qui al Centro l’italiano. I bambini, da quando hanno otto mesi sono andati all’asilo, all’asilo qui a Cagliari sempre in italiano, quindi sempre noi parliamo l’italiano purtroppo. Purtroppo vuol dire perché loro non possono imparare da me l’arabo perché non ho tempo di farli  imparare però grazie a Dio ho avuto i miei genitori che vivono fino adesso con me. Sono contenti perché loro parlano un’altra lingua, loro mi chiedono a me in italiano, io lo dico in arabo e loro vanno da mia sorella a dirle in arabo e sono contenti perché parlano la nostra lingua, arabo. L’arabo scritto prima si il bambino grande ha imparato, due anni è andato a scuola di arabo il sabato sera. E’ molto importante insegnare la lingua araba perché è la mia lingua madre, così quando vanno in Tunisia non trovano difficoltà a parlare con la gente, con miei parenti, con miei amici. Perché sono contenti, trovano un altro paese, un’altra aria, tutto nuovo per loro. Poi vedono tutti che parlano la nostra lingua araba, loro fanno dimostrare a tutti che anche loro parlano arabo, anche se parlano male, molte volte fanno ridere perché non è giusta la parola, dicono la parola male però fanno capire. Ora vi racconto una ninna nanna in arabo tunisino che cantava mia madre, anche mia  nonna, quando ero piccola per farmi dormire: 

ناني ناني جاك النوم
امك قمرة و بوك انجوم
سعدي سعد سعدي سعد ولدي خير من ألف ولد
سعدي سعود سعدي  سعود و الناقة جابت قعود مرة نرقد مرة نسو
ناني ناني جاك النوم امك قمرة و بوك انجوم

dormi dormi devi dormire
la tua mamma è la luna,
il tuo papà il sole
che fortuna!
che fortuna!
oh bambino meraviglioso
che bello, che bello
ho un bambino più bello
una volta fa da bravo,
una volta fa il monellino
dormi dormi.


  • Podcast Haifa e la sua lingua madre (Tunisia)

Trascrizione: Sono Haifa, arrivo da Tunisi, sono qua in Italia dal 2007 e adesso vivo qua a Cagliari e ho due bambini
La lingua madre arabo e francese e adesso sono in Sardegna, parlo l’italiano e capisco il sardo, qualche parole.
Ho insegnato l’arabo per i miei figli, è una cosa importante se conoscono l’arabo, così quando vanno al mio paese, a Tunisi si capisce, quando la gente parla loro capisce e anche rispondono. Penso anche cosa giusto se capiscano le origini della lingua della madre. Quando parlo l’arabo certo mi manca il mio paese, è normale, l’amicizia, aria, il posto dove sono nata, dove è cresciuta, è normale. Mi ricordo quando ero piccola, la scuola, cantiamo questa canzone di bambini: 

Tita tita tita!
Mio padre ha portato un pesciolino.
Frigge nell’olio il pesciolino
E poi sfrigola nel piattino.
Fruga il gatto
Tra le lische
Per nutrire i suoi gattini.
tita tita  tita (arab) 

 Quando canto una canzone mi diverto con i miei figli, sempre, quando sono con i miei figli sono contenta e felice

hahme matari…(arab)
La colomba ha volato in alto, ha volato a parlarci
mamma mamma!
ha volato a parlarci, ha volato a parlarci
vado per chiedergli del suo destino
mamma mamma!
vado a chiedergli del suo destino 

Ora vi canto una ninna nanna che cantavano mia nonna e mia mamma per noi quando ervamo piccoli, adesso la canto io per i miei figli, inizia con una pregliera La ilaha illalah

La ilaha illala
ninna ninna ninna nanna
dormi dormi figlio mio
è arrivato il sonno
per favore dormi dormi
così cresci come noi

Ogni volta, quando canto questa canzone coi miei figli, mi ricordo il mio paese… vado indietro nel tempo, a quando ero nel mio paese, da bambina.
Mi diverto e divento felice, molto.


  • Podcast Sharmin e la sua lingua madre (Bangladesh)

Trascrizione: Buongiorno, সুপ্রভাত, Io sono Sharmin, ho 30 anni, vengo dal Bangladesh. Sono qua da dieci anni e mi piace… si qua  tutto mi piace! Ho due figli, una femminuccia e un maschietto, la femminuccia ha 8 anni e il maschietto quasi 4 anni. Io parlo bengalese; inglese poco, non molto e italiano. La mia lingua madre è bengalese, ho insegnato mia lingua, i miei figli parlano tutte e due le lingue: bengalese e anche italiano.
Una storia, una ninna nanna:
Venite zie a casa
addormentate il piccino
venite a casa
non c’è il letto, non c’è il letto
venite a vedere
vi darò un bicchiere pieno di Bata
mangiate con le guance piene
non c’è sonno negli occhi del piccolo tesoro
dormi dormi
Questa ninna nanna, quando anche io ero piccola, mia mamma, mia nonna cantava:
Il bambino dormiva
Bulbuci l’uccellino è andato in campagna
ha mangiato il riso.
Non ha più una casa
non c’è più riso, non c’è più acqua
che bel modo di vivere!
Sii paziente, sii paziente per qualche giorno,
ho piantato l’aglio!

Per saperne di più leggi anche gli articoli di UnicaRadio

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Lingua, cultura e cucina dal mondo fa parte della LINEA LABORATORI intergenerazionali, finalizzati a promuovere l’aggregazione sociale, l’intercultura, la partecipazione e la trasmissione dei saperi del progetto Accresce, ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi dell’8×1000 Valdese.

Suoni 2021

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Ripartono le attività del progetto ACCRESCE con tre appuntamenti ONLINE dal titolo I-Generation dedicati ad infanzia e adolescenza.

A moderare gli incontri Roberto Loddo della Cooperativa sociale Il Giardino di Clara con introduzione ai lavori degli operatori dell’Associazione Efys e del Centro di quartiere la Bottega dei Sogni.

Gli incontri si svolgeranno sulla piattaforma Zoom ed avranno inizio alle 20.30, sarà possibile interagire con gli ospiti e i partecipanti via chat.

Per partecipare basterà compilare il modulo e seguire le istruzioni che ogni partecipante riceverà via e-mail https://zoom.us/webinar/register/WN_O2-PHHANRP-tNfNCxqUykQ

*Efys è un ente convenzionato con l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Sardegna, sarà possibile presentare richiesta di accreditamento ex post per eventi formativi non accreditati ex ante*

 

PROGRAMMA SEMINARI I-GENERATION SU INFANZIA E ADOLESCENZA

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  • martedì 23 febbraio dalle 20.30 Seminario “Viaggio nella mente di bambini e adolescenti” a cura di Laura Petrini EVENTO&ISCRIZIONE

Comprendere i comportamenti di bambini e ragazzi partendo dal funzionamento del loro cervello e da quali sono i bisogni che cambiano età per età è un passaggio fondamentale per poter fare le giuste mosse educative.

Laura Petrini è formatrice e consulente pedagogica dello staff del Centro Psicopedagogico per l’Educazione e la gestione dei conflitti, è responsabile e docente della scuola di counseling maieutico. Lavora alla progettazione e realizzazione di interventi formativi presso scuole di ogni ordine e grado su temi e problematiche dello sviluppo e dell’educazione con particolare riferimento ai processi di apprendimento in infanzia e adolescenza.

 


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  • martedì 9 marzo dalle 20.30 Seminario “I crediti degli adolescenti, i debiti degli adulti” a cura di Matteo Lancini EVENTO&ISCRIZIONE

Disboscamento del pianeta, plastificazione dei mari, crisi economica, ora lockdown, distanziamento sociale e scuola a distanza. L’incertezza per il futuro è da sempre il problema centrale dell’adolescenza, ma i ragazzi e le ragazze di oggi si trovano ad affrontare difficoltà evolutive e prospettive particolarmente drammatiche. Nonostante tutto questo, gli adolescenti non trasgrediscono, né contestano l’operato adulto. Come mai? Quali sono le caratteristiche affettive e relazionali degli adolescenti odierni? Di quali genitori, docenti e hanno davvero bisogno? Cosa serve ai nostri ragazzi?

Matteo Lancini è psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. Presidente della Fondazione Minotauro di Milano e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro.

 


 

PROGRAMMA WORKSHOP I-GENERATION

Banner 16 marzo-Seminari-I-Generation_Progetto-ACCRESCE

  • martedì 16 marzo dalle 20.30 Laboratorio “Con gli occhi degli altri” a cura di Maria Antonietta Maccotta, psicopedagogista e counselor EVENTO&ISCRIZIONE

L’adolescenza è un mondo di emozioni: ma quali e con quale livello di consapevolezza vengono vissute? “Con gli occhi dell’altro” propone di sperimentare la relazione con l’adolescente indossando il suo punto di vista. A guidarci sarà l’empatia, punto di partenza verso la consapevolezza delle possibilità e potenzialità della relazione.

*Il laboratorio Con gli occhi degli altri è riservato ai partecipanti ai due precedenti seminari*
Iscrizioni chiuse per raggiungimento numero massimo partecipanti


I Seminari ACCRESCE si propongono di rafforzare la rete della comunità educante offrendo nuovi strumenti operativi a educatori, docenti, genitori, personale dei servizi territoriali e cittadini che a vario titolo hanno un ruolo educativi.

Il progetto Accresce – Azioni Condivise per la Creazione di una Rete di Sostegno per la Comunità Educante è ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi dell’8×1000 Valdese e si propone di mettere in Rete tutti gli attori della comunità educante e rafforzarne le competenze con strategie innovative di formazione, coinvolgimento, aggregazione e messa a sistema delle buone prassi.

Le azioni ACCRESCE sono promosse con il supporto di una fitta rete di associazioni e cooperative del territorio: F4CR network, Cooperativa sociale – Il Giardino di ClaraUnica RADIOInmediazioneCooperativa sociale PassaparolaAssociazione Culturale PuntozeroSardinia Open data e il sostegno dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile.

 

Per saperne di più sul progetto ACCRESCE, la comunità educante si fa rete!

 

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L’azione Seminari&Workshop del progetto ACCRESCE prosegue con tre appuntamenti dedicati al cyberbullismo

“Bullismo, cyberbullismo e insidie della rete. Conoscere, prevenire e gestire” nasce con l’intento di fornire ai partecipanti  strumenti pratici e utili per individuare strategie di intervento e di contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. 

L’intervento individua i rischi legati all’uso della rete Internet e delle nuove tecnologie, prestando attenzione all’utilizzo diffuso degli strumenti informatici nel nostro vivere quotidiano. Quel che accade nel mondo virtuale, infatti, non è altro che una naturale estensione della nostra persona. Il seminario fornisce conoscenze utili a riconoscere e a distinguere i fenomeni di bullismo, cyberbullismo e altre condotte a rischio (online e in presenza), con richiami su un uso corretto dei social network per contrastare il discorso d’odio online (il cosiddetto “hate speech”) utilizzando parole semplici e casi concreti per portare a conoscenza dei partecipanti un lessico sconosciuto ai più, offrendo parole chiave, suggerimenti e strategie difensive che consentano di utilizzare al meglio le nuove tecnologie e le potenzialità offerte dalla rete, attrezzandosi per tutelare i diritti dei grandi e dei più piccoli, spesso esposti in modo non voluto alle minacce che si nascondono nel web.

 

PROGRAMMA SEMINARIO E WORKSHOP

CYBERBULLISMO / 2020

  • venerdì 28 febbraio alle 18.00,Bullismo, cyberbullismo e insidie della rete. Conoscere, prevenire e gestirea cura di Fabio Cruccu (giurista esperto in diritto minorile), Valeria Ligas (pedagogista), Maria Antonietta Maccotta (psicopedagogista e arteterapeuta).
    Il seminario fornirà conoscenze utili a riconoscere e a distinguere i fenomeni di bullismo, cyberbullismo e altre condotte a rischio (on line e in presenza), con richiami su un uso corretto dei social network per contrastare il discorso d’odio on line (c.d. hate speech). Verranno presentati strumenti pratici e utili per individuare strategie di intervento e di contrasto a tali fenomeni.

Al seminario seguiranno due workshop che, a causa della restrizioni dovute all’acuirsi della pandemia, si svolgeranno a distanza su piattaforme online.

  • giovedì 30 aprile e giovedì 7 maggio “Bullismo, cyberbullismo e insidie della rete” organizzato dall’associazione Efys in collaborazione con il F4CR network e a cura di Fabio Cruccu (giurista esperto in diritto minorile), Valeria Ligas (pedagogista), Maria Antonietta Maccotta (psicopedagogista e arteterapeuta).  Due incontri pensati come naturale prosecuzione del seminario formativo tenutosi presso la Bottega dei sogni a Cagliari il 28 febbraio e rivolto ad una platea più ristretta, interessata ad approfondire alcuni punti focalizzati in precedenza e condotto in remoto attraverso laboratori e discussioni tra i partecipanti utilizzando la piattaforma gotomeeting. Realizzare a distanza, a causa delle restrizioni causate dal covid-19, un workshop pensato in presenza fisica è stata una sfida impegnativa ma anche un’occasione per sperimentare modalità di formazione online alternative.

    Attraverso laboratori, simulazioni, visioni di brevi filmati scelti ad hoc e il reciproco scambio audio-video, i partecipanti hanno analizzato il contesto in cui agiscono i ragazzi, operato una distinzione tra azioni di bullismo/cyberbullismo e altre condotte, hanno riflettuto sulla figure (attori) presenti in una situazione di bullismo scolastico e indicato quali tematiche vorrebbero approfondire nel secondo incontro: l’importanza dell’empatia, bullismo e disabilità, il ruolo della famiglia e il ruolo della scuola. Il secondo workshop, attraverso laboratori e il reciproco scambio audio-video, ha approfondito il delicato rapporto del bullismo nelle situazioni scolastiche, il ruolo degli insegnanti, la posizione della famiglia (cosa fare se si è genitore di un figlio bullo e/o genitore di un figlio vittima) e sottolineato l’importanza di trovare una chiave di lettura dei fenomeni nel ricorso al potenziamento della gestione delle emozioni e dell’empatia. Il workshop si è concluso con indicazione di approfondimenti per i partecipanti sulle tematiche trattate: bullismo e disabilità, mappe concettuali sull’analfabetismo emotivo e la gestione delle emozioni, indicazioni di bibliografia, sitografia e filmografia.

 

 

Locandina Seminario Cyberbullismo-ACCRESCE

 

Efys è un ente convenzionato con l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Sardegna, sarà possibile presentare richiesta di accreditamento ex post per “eventi formativi non accreditati ex ante”.

 

 

 

 


I Seminari&workshop ACCRESCE si propongono di rafforzare la rete della comunità educante offrendo nuovi strumenti operativi a educatori, docenti, genitori, personale dei servizi territoriali e cittadini che a vario titolo hanno un ruolo educativi. Gli incontri interattivi hanno lo scopo di approfondimento delle tematiche dei seminari, con la possibilità di fissare degli incontri personalizzati con l’equipe di counselling psico-pedagogico.

Il progetto Accresce – Azioni Condivise per la Creazione di una Rete di Sostegno per la Comunità Educante è ideato e promosso dall’Associazione EFYS Onlus con i contributi dell’8×1000 Valdese e si propone di mettere in Rete tutti gli attori della comunità educante e rafforzarne le competenze con strategie innovative di formazione, coinvolgimento, aggregazione e messa a sistema delle buone prassi.

Le azioni ACCRESCE sono promosse con il supporto di una fitta rete di associazioni e cooperative del territorio: F4CR network, Cooperativa sociale – Il Giardino di ClaraUnica RADIOInmediazioneCooperativa sociale PassaparolaAssociazione Culturale PuntozeroSardinia Open data e il sostegno dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento Giustizia Minorile.

 

Per saperne di più sul progetto ACCRESCE, la comunità educante si fa rete!

 

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